Da Idrovia a Parco naturale della Brenta-Idrovia

idroviaLo scorso 8 marzo è stato depositato in Regione il progetto preliminare dell’idrovia Padova-Mare. Uno straordinario passo avanti verso il completamento di quest’opera.

Legambiente rilancia: l’opera rappresenti l’opportunità di cambiare volto ad un territorio restituendone parte dell’identità perduta. In una parola, diventi l’asse di un nuovo parco.

Legambiente, assieme a numerosi comitati ed amministrazioni locali, ritiene il completamento dell’Idrovia indispensabile per la sicurezza del territorio dalle esondazioni di Brenta e Bacchiglione.

Ora seguirà la fase di progetto definitivo, e il percorso sarà ancora lungo. Legambiente, con i circoli dei territori interessati, intende portare un primo contributo di idee sottoscrivendo un documento comune (clicca qui) che analizza lo stato di fatto e propone nuove prospettive, andando oltre la stretta necessità tecnica/idraulica dell’opera, guardando ai futuri scenari possibili che tale intervento può generare.

È un documento che esprime le nostre “linee guida” per la riqualificazione del territorio dove l’Idrovia assume un ruolo centrale, assieme al sistema Brenta Cunetta-Naviglio e il suo reticolo idrografico minore: e questo attraverso un progetto complessivo che eviti interventi “spezzatino” nelle compensazioni locali per ogni singolo comune.

Si parla insomma di “Parco naturale del Brenta-Idrovia”, corridoio ecologico, ciclovie, ippovie, bacini di fitodepurazione, fasce boscate fra loro interconnesse con “ponti verdi” per collegare le due sponde. Ma anche di produzioni agricole locali, di biologico, di prodotti locali a km zero, e di sviluppo del turismo legato
alle straordinarie bellezze della Riviera del Brenta – oltre alle innumerevoli attività sportive e ricreative che possono trovare spazio lungo il corso d’acqua.

In sintesi, la nostra proposta è che quest’opera si realizzi considerando l’opportunità di cambiare volto al nostro territorio restituendone parte dell’identità perduta negli ultimi decenni, valorizzandone gli aspetti positivi, ponendo limiti alla cementificazione e soprattutto eliminando le opere infrastrutturali in progetto, come la camionabile e l’elettrodotto aereo, che tuttora incombono sulle nostre teste, promuovendo uno sviluppo sostenibile per le future generazioni.

Un “documento aperto”, pronto a cogliere spunti e suggerimenti da chi intenda seguire assieme a noi questo percorso, che vuole essere un primo passo verso una progettazione partecipata e condivisa.

Il tutto verrà poi tradotto in proposte puntuali e seguirà due percorsi paralleli: sarà presentato nelle fasi di concertazione con la Regione Veneto affinché venga recepito in sede di progettazione definitiva dell’Idrovia, e sarà strumento base delle proposte di Legambiente nell’ambito del “Contratto di fiume Brenta”: un’importante quanto poco conosciuto percorso per la gestione partecipata del territorio afferente il bacino fluviale del Brenta, al quale hanno aderito numerose associazioni, amministrazioni
locali e cittadini. Percorso avviato oltre un anno fa ed entrato ora nella fase propositiva di progetto.

Legambiente vuole esserci ed invita tutti i soggetti attivi sul territorio a contribuire con le loro idee e proposte, perché il futuro di ogni “grande opera” può esistere solo attraverso la partecipazione diretta delle comunità che con essa dovranno convivere.

Legambiente, circolo “La Sarmazza” di Saonara-Vigonovo