L’acqua non si stacca

acqua bene comuneFine delle ostilità: è l’annuncio diAcegasApsAmga a margine degli ultimi incontri, tra cui quello del comitato con il Prefetto di Padova. Non saranno più inviati solleciti né minacce di chiusura dei contatori a chi si sta autoriducendo la bolletta dell’acqua come applicazione dell’esito del referendum per l’acqua di 5 anni fa. E’ notizia ufficiale.

Da tempo il Comitato 2si acqua bene comune chiedeva la sospensione dell’invio dei solleciti di pagamento da parte di AcegasApsAmga-Gruppo HERA per quanto riguarda la parte del pagamento della bolletta che non rispetta il referendum sulla liberalizzazione dell’acqua del 2011.

A fronte del sovrapprezzo, le famiglie pagavano la bolletta stornando l’importo del profitto eliminato dal referendum, ancora richiesto da AcegasApsAmga.

Presso il Consiglio di Stato è pendente il nostro ricorso contro la tariffa dell’acqua con il quale si chiede l’annullamento della delibera dell’Aeegsi che prevede la remunerazione del capitale proprio investito abrogato dal referendum e altre questioni non rispettose del referendum stesso. Il Consiglio di Stato attende il parere del collegio peritale nominato in merito ed entro settembre 2016 emetterà il suo giudizio.

Nel frattempo, il Comitato ha ottenuto un incontro col Prefetto per discutere sulla questione, svoltosi il 9 febbraio. Con la seguente lettera, vengono spiegati i risultati ottenuti durante il confronto di martedì scorso.

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Care/i tutte/i,
grazie alla perseveranza di tutti nel proseguire l’autoriduzione, alle tempestive risposte che abbiamo saputo dare alle minacce del gestore, all’incontro del 27 novembre 2015 coi vertici aziendali e rappresentanti dell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) Bacchiglione e al presidio del 9 febbraio 2016 presso la Prefettura di Padova, AcegasApsAmga gruppo Hera spa ha annunciato la fine delle ostilità.

Lunedì 8 febbraio abbiamo ricevuto dal gestore una lettera che accoglie le richieste avanzate dal nostro Comitato, vale a dire:

  • fino all’emissione della sentenza del Consiglio di Stato, prevista entro il prossimo mese di Settembre 2016, nei confronti degli utenti autoriduttori non saranno più inviati solleciti di pagamento degli importi debitori(eventuali solleciti già emessi o che saranno impropriamente emessi dovranno essere considerati nulli). Non saranno adottate misure restrittive dell’erogazione idrica, quali la chiusura dei contatori e la rescissione del contratto.
  • agli utenti che vantano un diritto di rimborso delle tariffedi fognatura e depurazione impropriamente spese, la cui restituzione è stata finora sospesa a causa della morosità, saranno erogate le somme dovute.

Nell’incontro di martedì 9 febbraio con il funzionario della prefettura dott. Sallusto abbiamo consegnato tutto l’incartamento storico della nostra lotta sull’autoriduzione, sull’aumento del deposito cauzionale e sui mancati rimborsi di fognatura e depurazione. Abbiamo poi chiesto che la Prefettura intervenga sin d’ora presso il gestore affinché quest’ultimo, dopo la sentenza del Consiglio di Stato,promuova un incontro col Comitato prima di qualsiasi altra iniziativa verso gli autoriduttori.

Fino a quella data noi continueremo la campagna di obbedienza civile per l’applicazione del referendum.

Comitato provinciale 2si Acqua bene comune
sintesi a cura di Giulia Menin, redazione di ecopolis