Comune contro alberi … mentre cresce l’inquinamento

abrazar_arbolApprendiamo dagli organi di stampa che il Comune di Padova – in risposta al Ricorso al TAR presentato dai residenti di Via Nazareth contro la delibera comunale di cambio di destinazione di un’area da “area per servizi pubblici di quartiere: verde pubblico ed attrezzato” a “parcheggi” (espropriando anche una parte di LEGITTIMA proprietà di due condomini) – ha deciso di autorizzare il Sindaco a costituirsi in giudizio avanti al TAR del Veneto per resistere all’azione promossa dai residenti, dando mandato all’avvocatura civica di difendere la legittimità della delibera.

Tale azione è assolutamente legittima; quello che invece è incredibilmente assurdo è vedere l’annuncio di questa “ideologica” crociata pubblicato insieme a pagine e pagine di ben più importanti articoli e dibattiti sulla qualità dell’aria che respiriamo ogni giorno, sul rimpallo di responsabilità, sulle percentuali dei fattori di inquinamento, etc. Quanta ipocrisia…

L’inquinamento è un dato di fatto, una realtà terribile, un’ignobile eredità lasciata da anni ed anni di malgoverno e miopi politiche sull’ambiente che però oggi riguarda tutti, fa male a tutti, uccide tutti e contro il quale si potrebbe fare tanto, ma non si può o non si vuole fare.

Gli alberi, ed il verde in generale, sono l’estremo “antidoto” che la natura ci vuole lasciare a difesa della nostra salute. Assorbono importanti quantità di CO2, una delle peggiori componenti inquinanti, e soprattutto… non costano nulla, e fanno bella la nostra città.
Cosa c’è di meglio, allora, di una “crociata” contro il verde, abbattendo tantissimi alberi per fare parcheggi (che servono ad ospitare macchine, cioè smog) e smantellando parchi storici???

Leggiamo ampie pagine di cosiddetti provvedimenti antismog, come la limitazione al traffico o l’abbassamento di qualche grado della temperatura dei termosifoni…
Non ci vuole chissà quale preparazione tecnico-scientifica per dimostrare quanta ipocrisia ed ideologia ci sia dietro questi provvedimenti (che, ricordiamo, interessano amministrazioni nel Paese di ogni colore politico).

E – comunque – tra qualche settimana i titoloni sull’inquinamento non ci saranno più, e per un anno tutto tornerà nel silenzio, lo smog tornerà nei suoi – sempre alti – valori di tossicità e tutto finirà nel dimenticatoio.

Così come nel dimenticatoio è finita la “saga” del termovalorizzatore di Padova, pregevole ed ardito manufatto costruito a ridosso della città che – QUOTIDIANAMENTE – ci inonda di derivati della combustione, affiancato in questa opera dalle due vecchie linee che – non ci siamo dimenticati – avrebbero dovuto essere chiuse dopo la partenza della nuova.
Certo, sofisticate e dettagliate pagine web ci mostrano in tempo reale che le emissioni sono entro le normative… ma sempre di emissioni si parla!!! E si sommano a tutto il resto, traffico e caldaie della città… Possibile che si parta sempre dal presupposto che i cittadini si bevano ogni idiozia???

“Poche” schifezze in “grandi” quantità fanno sempre una “enorme” schifezza per noi residenti… ma chi se ne ricorda più? Chi si ricorda delle promesse di convertire l’energia prodotta in teleriscaldamento? Soluzione che – per lo meno – avrebbe consentito di “spegnere” migliaia di piccole caldaie inquinanti ripagando – al meno in parte – il conto che la cittadinanza deve “subire” in nome del cosiddetto “progresso”.

Si dirà che l’attuale giunta non c’entra con quanto avvenuto nel passato, che le promesse erano state prese e fatte con altre persone, altri colori, altre ideologie… corretto!
Ma, caro signor Sindaco, invece di abbattere alberi e prendere provvedimenti “palliativi”, guadagnerebbe la stima di molti se riprendesse in mano certi “argomenti” scomodi e decidesse di assumere – lì – decisioni importanti per dare a noi – suoi cittadini – le risposte negate per anni.

Perché non sono state chiuse le vecchie linee???
Perché il teleriscaldamento è rimasto in chissà quale cassetto di chissà quale funzionario???
Perché i termovalorizzatori di Padova bruciano le schifezze di altri comuni italiani??? Qui non si guarda al tanto sbandierato “prima pensiamo ai padovani, poi agli altri!”, vero sig. Sindaco???

Perché si pubblicano dati fasulli sulla percentuale di raccolta differenziata in città senza andare a controllare l’effettiva “qualità” della differenziazione???

Ecco, Signor Sindaco, ci piacerebbe vederla impegnato a dare ai suoi cittadini queste riposte, invece che ostinarsi a perseguire azioni contro il verde della sua città.

Ultimamente, sempre nei suoi slogan, la abbiamo vista impegnato a distribuire migliaia di crocefissi nelle scuole del Comune; è bello vedere che si occupa con tanto fervore di certi aspetti religiosi. È meno bello constatare che Papa Francesco continui ogni giorno ad esortarci soprattutto al rispetto ed alla conservazione del creato e nell’opera di misericordia, e che questi inviti – così forti e pressanti – inconcepibilmente non tocchino le coscienze della sua Amministrazione…

Padova zona Nazareth: difendiamo il verde in quartiere

4 thoughts on “Comune contro alberi … mentre cresce l’inquinamento

  1. Come giustamente osserva costina, la coscienza dei padovani non esiste. Ma l’annullamento della coscienza civica è un fenomeno nazionale e non di oggi, purtroppo. Una disperazione!

  2. Mi picerebbe che si ricordasse che gli alberi sono anche dimora degli uccelli, che sono importanti tanto quanto noi preziosissimi bipedi umani. Anche loro fanno bella e sonora la nostra città.

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